Om Namo Bhagavate Sri Arunachalaramanaya

mercoledì 23 ottobre 2013

Chi sono io?






Chi sono io?


Io sono il Sé. Io sono Essere-Consapevolezza. Essere è la mia natura. Io sono il Testimone autoconsapevole-Consapevolezza. Io non ho identità con i tre stati - veglia, sogno e sonno; essi passano e ripassano nella mia presenza. Io sono il Conoscitore della Realtà; io ho la mia identità con il Divino.

Essendo inattaccato da qualsiasi fluttuazione della forza vitale e della mente, io non ho né gioie né dolori. Questi riguardano gli stati di veglia e di sogno, che sono i modelli mentali dell'anima individuale. Nello stato di veglia egli è conosciuto come il viswa; nello stato di sogno egli è conosciuto come il radiante taijasa; nello stato di sonno egli è conosciuto come il saggio prajna. Io sono il Conoscitore della Realtà. Questi tre stati sono realmente non esistenti, essi fungono solo come il risultato delle tendenze latenti della mente; ed anche mentre essi funzionano e schermano la mia reale identità, io sono il Sé.

Io sono il Presente sempre presente, così io non sono scoperto o ottenuto, unicamente io non ho inganni su me stesso. Io sono non nato, così la morte non può avere effetto su di me. Per me la morte non significa la perdita di un corpo, sia esso grossolano, sottile o causale. Per me la morte significa solamente identificare il Sè con il non sé. Questa è intossicazione e questa intossicazione è Morte. Questo ha insegnato Sri Maharshi.

La discriminazione che rimuove questa intossicazione è Immortalità. Questa immortalità non è ottenuta dopo prolungate penitenze e ad un punto distante nel tempo. E' ottenuta qui e ora. Come il risultato di questa discriminazione io fisso me stesso nell'indagare "chi sono io". Dopo questa indagine, come insegnato dal Benigno Guru, io scopro l' "IO" come il reale substrato, il Sé sempre consapevole. Tutta questa indagine è solo sul sentiero, perchè la Meta Finale  è la suprema Completezza, nella quale non c'è niente da indagare.


Io sono la Meta Finale del sentiero, La Realtà che IO SONO appare essere nascosta da confusione ed un velo. Ma per la Grazia del Guru, essendo io fissato fermamente nella mia propria realtà, i veli sono caduti, sia internamente che esternamente; così Io sono l'Uno Indivisibile, il Turiya (Quarto Stato). Sebbene esso sia definito il "quarto" con riferimento ai tre stati mutevoli, questo "quarto" è il substrato e lo stato primario dell'Essere. Quando questo "quarto" è in contatto con la reale natura del Guru, allora è Essere stabilito, allora è l'Uno Totale.

Io sono il Cuore (Hrdaya), l'eterno "Io-Io". 



Da:
At the Feet of Bhagavan
Leaves from the Diary of T.K. Sundaresa Iyer

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