Hridayam - Il Cuore
In
breve, il pensiero ‘io’ è la radice di tutti i pensieri. La sorgente del
pensiero ‘io’ è il cuore.
Il
cuore non è l’organo della circolazione sanguigna. Hridayam significa ‘questo è
il centro’. Perciò è un sinonimo del Sé.
Il
cuore è situato nella parte destra del petto, non a sinistra. La luce della
coscienza sale dal cuore attraverso il canale della sushumna fino al sahasrara.
Dal
sahasrara la coscienza si effonde in tutto il corpo, e così corse l’esperienza
del mondo. Considerandosi diversi dalla coscienza, gli esseri umani restano
imprigionati nel ciclo delle nascite e delle morti.
L’intero
universo è nel corpo, e l’intero corpo è nel cuore. Perciò l’universo è
contenuto nel cuore.
Il
cuore è per il corpo ciò che il sole è per il mondo.
Come il
sole illumina la luna, il cuore illumina la mente.
Il
mortale che è assente al suo cuore vede solo la mente, così come di notte,
quando il sole è tramontato, si vede solo la luce della luna.
La
mente del conoscitore che dimora nel cuore è fusa con la coscienza del cuore
come la luce della luna nella luce del giorno.
Anche
se il significato letterale della parola prajnana è intelligenza, mente, i
saggi sanno che in realtà indica il cuore. Il Supremo è solo nel cuore.
La
distinzione tra il vedente e il visto è solo nella mente. Per coloro che
dimorano nel cuore, la percezione è unitaria.
Questa
fusione è inconscia, e la persona non ne è consapevole. Se invece si entra
consciamente nel cuore, è detta samadhi. Perciò si chiama diversamente.
Nel
centro della caverna del cuore risplende il solo Brahman. E’ la sensazione del
Sé sperimentato direttamente come ‘io-Io’. Entra nel cuore attraverso la
ricerca del Sé, la fusione o il controllo del respiro, e prendi radici come
Quello.
Nessuno
nega che l’organo fisico sia a sinistra, ma il cuore di cui parlo è a destra.
Questa è la mia esperienza, e non devo appoggiarmi a nessuna autorità. Potete
trovarne conferma in un testo ayurvedico in lingua malayalam e nella Sita
Upanishad.
Tu
cerchi la vera coscienza. Dove la puoi trovare? Puoi forse trovarla al di fuori
di te? Devi trovarla dentro di te. Perciò rivolgiti all’interno. Il cuore è la
sede della coscienza, o la coscienza stessa.
Quando
la stanza è buia devi avere una lampada per illuminarla, ma quando sorge il
sole la lampada non serve più. Gli oggetti sono visti senza bisogno di lampade.
Anche per vedere il sole non serve una lampada, perché è autorisplendente. La
stessa cosa per la mente. La luce riflessa della mente è necessaria per
percepire gli oggetti, ma per vedere il cuore è sufficiente che la mente si
volga verso di esso. Allora la mente si perde nel cuore, e il cuore risplende.
Il
cuore è il centro dell’esperienza spirituale, come testimoniano i saggi. Il
centro spirituale del cuore non è l’organo fisico. Tutto ciò che si può dire è
che esso è il nucleo del vostro essere, ciò a cui siete identici da svegli, nel
sonno e nel sogno, sia che stiate lavorando o siate immersi nel samadhi.
Chi
domanda sulla collocazione del cuore ammette la propria esistenza corporea. E’
solo da questo punto di vista che si può fare un riferimento a un corpo fisico.
Ciò che indico è la posizione del cuore rispetto alla nostra vera identità.
Quando
uno scolaro dice: “Il calcolo che ho fatto è giusto”, o si offre dicendo: “Vado
io a prendere il libro”, indica forse la testa che ha eseguito il calcolo
correttamente o le gambe che correranno
a prendere il libro? No. In entrambi i casi il suo dito sarà spontaneamente
puntato contro il lato destro del petto, esprimendo inconsapevolmente la
profonda verità che la sorgente della sua identità è nel petto. E’ un’infallibile
intuizione che gli fa indicare se stesso indicando il cuore.
Solo la
verità su se stessi merita di essere esaminata minuziosamente e conosciuta.
Concentrando su di essa la propria attenzione, va conosciuta appassionatamente
nel cuore. La conoscenza di se stessi si rivelerà solo alla coscienza
silenziosa, sgombra e libera dalle attività della mente inquieta e sofferente.
Riconosci la coscienza che splende ininterrottamente nel cuore come il Sé privo
di forma, l’Io. La si conosce rimanendo in silenzio, senza classificare niente
come esistente o non esistente.
Il
satsanga fa sprofondare la mente nel cuore.
Se la
concentrazione è fatta con il cervello, avrete sensazioni di calore e mal di
testa. La concentrazione va fatta con il cuore, il quale è fresco e ristora.
Praticando
la ricerca del Sé raggiungerai il cuore che è il Sé.
Vai direttamente
alla sorgente, e non dipendere da espedienti presi a prestito. La sorgente è il
cuore, il Sé.
Tratto da:
Sayings of Sri Ramana Maharshi
Sayings of Sri Ramana Maharshi
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