Om Namo Bhagavate Sri Arunachalaramanaya

martedì 2 giugno 2015

Come il karma è distrutto solo dall’auto-investigazione?

Michael James

31 Maggio 2015
How is karma destroyed only by self-investigation?

Un nuovo amico mi ha scritto recentemente chiedendo, ‘Quando facciamo meditazione su io o atma-vichara tutto il karma precedente sarà distrutto? Come è possibile? Ciò che segue è ciò che gli ho risposto:

Cos’è il karma? Karma significa azione, ed è classificato in tre categorie: āgāmya, sañcita e prārabdha. Āgāmya significa azione nuova che facciamo per nostra libera scelta, e tale azione porta frutto, che dobbiamo sperimentare successivamente. Sañcita è il magazzino di tutti i frutti dei nostri karma passati e che non abbiamo ancora sperimentato, e prārabdha è quella parte del nostro sañcita che è stato scelto per essere da noi sperimentato in questa vita.

Per chi è tutto questo karma? Chi è che compie āgāmya, e che poi sperimenta il prārabdha risultante? E’ solo noi stessi come questo ego. Nel sonno non sorgiamo come questo ego, così in quel momento non compiamo alcun karma o non sperimentiamo alcun frutto. Ma appena noi (questo ego) ci svegliamo dal sonno o iniziamo a sognare, iniziamo a compiere karma e a sperimentare il frutto dei nostri karma passati. Quindi non c’è karma senza il nostro ego, così il nostro ego è la radice e il fondamento di tutti i karma.

Per quanto possiamo cercare di tagliare un albero, finché la sua radice sopravvive esso continuerà a germogliare ancora e ancora. Nello stesso modo, finché il nostro ego, la radice di tutti i karma, sopravvive, non possiamo distruggere il nostro karma. Il solo modo per distruggere il karma è distruggere il nostro ego.

Cos’è questo ego? E’ reale? Questo ego è ciò che ora sembriamo essere, ma non è ciò che siamo realmente. E’ come un serpente illusorio. Ciò che sembra essere un serpente è realmente solo una corda. Finché confondiamo la corda come un serpente, non vediamo nessuna corda ma solo un serpente. Ma se osserviamo il serpente molto attentamente, vedremo che esso è realmente solo una corda, e poi non lo confonderemo più come un serpente.

Nello stesso modo, ciò che ora sembra essere questo ego è realmente solo noi stessi. Così finché confondiamo noi stessi come questo ego, non vediamo noi stessi come siamo realmente ma invece vediamo noi stessi solo come questo ego. Ma se guardiamo questo ego molto attentamente, vedremo che esso è realmente solo l’infinita auto-consapevolezza che siamo realmente, e poi non confonderemo più noi stessi come questo ego.

Guardare noi stessi o il nostro ego molto attentamente è ciò che è chiamato ātma-vicāra o auto-investigazione. Poiché non siamo realmente questo ego, se perseveriamo nell’investigare noi stessi (osservando il nostro ego molto attentamente) finché vediamo ciò che siamo realmente, questa illusione chiamata ‘ego’ cesserà di esistere, e quando esso cessa di esistere tutto il suo karma cesserà anche di esistere.

Quindi investigare noi stessi o meditare su ‘io’, il nostro ego, è l’unico mezzo infallibile per distruggere tutto il karma. Davvero, è il solo mezzo con cui possiamo distruggerlo, perché è il solo mezzo con cui possiamo distruggere l’illusione di essere questa cosa limitata chiamata ‘ego’.

Poiché ogni cosa che sperimentiamo è il frutto dei nostri karma passati, e poiché la radice di tutto il karma e i suoi frutti è solo il nostro ego, questo semplice sentiero di auto-investigazione insegnatoci da Bhagavan Ramana è la soluzione a tutti i problemi che affrontiamo e a tutti i problemi che potremo affrontare. Davvero secondo lui è la soluzione a tutti i problemi del mondo, perché il mondo e i suoi problemi sembrano esistere solo nella visione del nostro ego (proprio come qualsiasi mondo o i problemi che vediamo in un sogno sembrano esistere solo nella visione della nostra mente sognante), così quando il nostro ego è distrutto dall’auto-investigazione, questo mondo e tutti i suoi problemi anche cesseranno di esistere, e ciò che allora rimarrà sarà solo ciò che è reale, vale a dire noi stessi, l’unico spazio infinito e beato di pura auto-consapevolezza.

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